CERVICALGIA
Il termine cervicalgia definisce un generico dolore al collo che si protrae per un periodo di tempo variabile (mesi/anni). Si tratta di un disturbo muscolo-scheletrico estremamente diffuso tra la popolazione. Il dolore parte dal collo e da lì si irradia alle spalle (trapezi) e, nei casi più gravi, alle braccia, rendendo difficoltosi i movimenti.
Nella maggior parte dei casi ( 80-85%), all’origine del dolore, c’è un alterazione non grave che interessa le strutture meccaniche situate nella regione delle prime vertebre della colonna: si tratta dei muscoli, dei legamenti, dei dischi intervertrebrali e delle articolazioni posteriori che garantiscono sia il movimento (il collo ha un’estrema mobilità per consentire allo sguardo di orientarsi in tutte le direzioni), che il sostegno (il collo, struttura esile, sostiene la testa che è molto pesante).
Basta infatti, uno sforzo non adeguato (può essere istantaneo, brusco o prolungato) a livello del collo, a creare una lesione di queste strutture.
Insomma uno stress meccanico esagerato e non corretto rispetto a quello che queste strutture possono sopportare, provoca dolore. In questa situazione si inserisce lo stress che, provocando una contrattura alla muscolatura, favorisce l’insorgenza di micro-lesioni. Il collo, come tutto il nostro corpo, è progettato per il movimento.
La nostra vita quotidiana invece ci costringe, nella maggior parte dei casi, a stare troppo fermi; stiamo seduti ad esempio molte ore in ufficio davanti ad un computer posto molte volte anche in posizioni non adeguate, stiamo molte ore in macchina ecc…
Queste ed altre situazioni portano ad una contrattura perchè manca la risposta del movimento: questa esagerata stasi provoca una sofferenza muscolare alla colonna cervicale per una carenza di ossigenazione. L’ossigeno arriva al muscolo attraverso il sangue attraverso un meccanismo di pompa: è necessario che il muscolo si muova per attivare questo meccanismo.
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Una scorretta postura può creare problemi a livello dei muscoli.
E’ importante fare attenzione alle posture quotidiane e svolgere un’attività fisica regolare che coinvolga tutta la parte superiore del tronco:
oggi abbiamo strumenti che permettono di guidare in maniera molto precisa il movimento e di dosare lo sforzo sia per quanto riguarda la quantità del movimento e anche la richiesta di forza muscolare.
L’attività fisica è indispensabile per mantenere in modo duraturo una postura corretta.
Approfondiamo assieme
Un po’ di anatomia per capire meglio:
Il rachide cervicale è composto da 7 vertebre identificate con la lettera C, e progressivamente numerate da C1 a C7. Il rachide cervicale superiore è costituito dalle vertebre atlante (C1) ed epistrofeo (C2), mentre la porzione inferiore è composta dalle rimanenti 5 vertebre (C3-C7).
Un trauma del midollo spinale racchiuso nelle vertebre C1 e C2 conduce alla morte del malcapitato. Le lesioni a livello del rachide cervicale inferiore sono invece responsabili di paralisi permanente a braccia e gambe (tetraplegia).
Cause di cervicalgia
La cervicalgia riconosce diverse cause d’origine. Tra queste, la sedentarietà, i colpi di freddo e la postura scorretta rappresentano le fonti principali di dolore cervicale “cronico” (seppur leggero e sopportabile). I fattori causali appena descritti sono responsabili di tensione ed affaticamento muscolare, che sfociano in episodi sporadici o più frequenti di dolore al collo.
Durante l’età giovanile, la cervicalgia non è una condizione rara come si potrebbe presumere. Tuttavia, in questa fascia d’età, il dolore cervicale sembra essere dovuto non tanto a disturbi ossei e cartilaginei, quanto piuttosto alla semplice contrattura dei muscoli cervicali e delle spalle.
Poblemi al sistema visivo ( occhi ) e al sistema sistema stomatognatico – occlusale ( denti ) sono molte volte la causa dei problemi al collo
Il dolore cervicale più intenso (forma acuta) è invece dovuto ad elementi eziopatologici più seri, quali:
- Colpo di frusta
- Degenerazione di uno o più dischi intervertebrali
- Ernia cervicale
- Ipercifosi dorsale: marcata accentuazione della fisiologica curva dorsale della colonna vertebrale
- Iperlordosi lombare (eccessivo inarcamento del tratto inferiore del rachide)
- Lesioni traumatiche pregresse
- Osteofiti (speroni ossei: escrescenze ossee localizzate sulla stessa superficie dell’osso)
- Spondilosi (osteoartrite delle vertebre cervicali)
- Sport di potenza con sovraccarichi (es. Bodybuilding)
La cervicalgia può essere accentuata in diverse occasioni: sebbene sembri scontato, anche un materasso troppo morbido oppure un cuscino non adeguato possono aggravare in modo considerevole il dolore cervicale. Similmente, anche la posizione scorretta durante la guida può accentuare la cervicalgia, specie quando si è costretti a rimanere molte ore al volante. Non a caso, i tassisti, i rappresentanti e gli autisti di bus sono molto esposti al rischio di cervicalgia.
Altro elemento imputato è lo stress, che non solo accentua un dolore cervicale pre-esistente, ma può addirittura esserne la causa. Molti soggetti, stressati dal lavoro o dalla vita odierna, scaricano le proprie tensioni assumendo posture scorrette che sfociano in contratture e rigidità muscolari ed articolari. Un simile atteggiamento finisce per irrigidire anche i muscoli del collo e della spalla, creando cervicalgia.
Sintomi
Il cosiddetto “torcicollo” è il sintomo che accomuna la maggior parte delle forme di cervicalgia. Si tratta di una fastidiosa e dolorosa condizione che ostacola i naturali movimenti del tratto cervicale.
Abbiamo visto che la cervicalgia coinvolge anche i nervi: in tal caso, il soggetto avverte una sgradevole sensazione di formicolio ed intorpidimento, affiancata da debolezza del braccio e della mano.
Oltre ad essere chiaramente soggettiva, l’intensità con cui viene percepita la cervicalgia dipende dalla causa che l’ha originata. Ad esempio, il dolore cervicale dipendente da un colpo di frusta sarà molto più intenso e penetrante rispetto a quello derivato dall’assunzione di una postura scorretta durante il sonno.
In base alla sede coinvolta dal dolore, e ai sintomi ad esso correlati, è possibile distinguere tre varianti di cervicalgia:
- Cervicalgia propriamente detta: il dolore cervicale si concentra in sede cervicale
- Sindrome cervico-brachiale (o brachialgia): il dolore si estende dalla zona cervicale al braccio
- Sindrome cervico-cefalica: la cervicalgia è accompagnata da sintomi secondari come alterazioni della vista, disturbi della deglutizione e vertigini
Si raccomanda di rivolgersi immediatamente al medico in caso di cervicalgia associata a formicolio continuo delle braccia, incapacità di toccare il petto con il mento, perdita di forza degli arti inferiori e delle mani, e dolore persistente ed implacabile.
Diagnosi
Il dolore persistente a livello cervicale richiede un’adeguata indagine investigativa. La cervicalgia può infatti nascondere differenti cause d’origine, che devono pertanto essere diagnosticate mediante svariati test:
- Anamnesi, osservazione e palpazione medica
- Radiografia (Raggi X) del rachide cervicale
- TC (tomografia computerizzata), eventualmente associata a mielografia (per individuare una possibile compromissione del midollo spinale)
- MRI (Magnetic Resonance Imaging)
- Elettromiografia (individua eventuali anomalie della radice nervosa)
Cura
Per curare la cervicalgia è necessario intervenire sulla causa che ha scatenato il dolore: postura scorretta , problemi alla vista, problemi di occlusione mandibolare,traumi etc.
Gli approcci con cui si deve procedere sono essenzialmente:
- Alleviare la rigidità muscolare
- Ridurre l’infiammazione
- Correggere la postura e la causa scatenante il problema
La cervicalgia dipendente da una postura inadatta è relativamente semplice da allontanare. In simili frangenti, è necessario seguire un mirato programma di esercitazioni, che dev’essere eseguito con diligenza e costanza. Gli esercizi per il dolore cervicale devono essere improntati nell’ottica di sciogliere tensioni e stress, e di mobilizzare le vertebre cervicali irrigidite e contratte. Un bravo personal trainer, fisioterapista – od un’altra figura competente e qualificata – istruirà il paziente sulla giusta esecuzione dell’esercizio.
Per ottenere il massimo del risultato in tempi brevi, è necessario eseguire quotidianamente gli esercizi per la cervicalgia, con dolcezza e lentezza. Contrariamente, quando eseguiti frettolosamente, con distrazione e movimenti bruschi, gli esercizi cervicali possono perfino acutizzare la cervicalgia.
Gli esercizi cervicali non risultano più sufficienti quando la cervicalgia dipende da traumi al collo (es. colpo di frusta, ernia al disco cervicale ecc.) o da patologie sottostanti. In simili frangenti, il recupero (se possibile) può essere riacquisito con terapie e trattamenti alternativi.
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