QUALI SOLO I BENEFICI DI SMETTERE DI FUMARE E SMETTERE DI FUMARE FA INGRASSARE?
Benefici di fumare sono l’insieme degli effetti positivi che comporta la cessazione definitiva del consumo di tabacco, nell’individuo fumatore.
Smettere di fumare è benefico per tutto l’organismo. Infatti, progressivamente migliorano i problemi cardiocircolatori, la salute dei polmoni, l’aspetto della pelle, dei denti e della bocca, la vitalità del cuoio capelluto e la forza dello scheletro. Inoltre, cala gradualmente il rischio di sviluppare numerose neoplasie e affezioni polmonari di carattere cronico.
Per alcuni miglioramenti, occorre tempo (anche 20 anni); per altri, sono sufficienti poche ore o giorni.
I benefici di smettere di fumare sono l’insieme delle conseguenze positive che la cessazione del consumo di tabacco ha sulla salute del soggetto fumatore.
Interessano l’organismo nella sua totalità: alcuni organi e tessuti mostrano un miglioramento già dopo poco tempo (nell’ordine di giorni o settimane), mentre altri hanno bisogno di diversi mesi (se non addirittura anni).
BREVE RIEPILOGO DEI DANNI DEL FUMO
Prima di procedere con la descrizione dei benefici di smettere di fumare, è opportuno rivedere quali sono i danni del fumo, cioè le conseguenze nocive del consumo continuativo di tabacco sulla salute dell’organismo.
Fumare sigarette, sigari e pipa reca danno a:
- L’apparato cardiocircolatorio. Le sostanze tossiche del fumo hanno svariate conseguenze sui vasi sanguigni e sul cuore: inducono un restringimento dei vasi sanguigni (vasocostrizione), un innalzamento della pressione arteriosa (è lo step successivo alla vasocostrizione), una spiccata tendenza del sangue a formare coaguli sanguigni (addensamento del sangue), un incremento persistente del battito cardiaco, una predisposizione alla formazione di placche ateromatose (aterosclerosi), una riduzione dei livelli di ossigeno trasportati dall’emoglobina sanguigna e, infine, una sofferenza coronarica (cioè delle arterie coronarie che “nutrono” il cuore).
Insieme, tutte queste conseguenze favoriscono la comparsa di ictus e attacco di cuore. - I polmoni e le vie aeree respiratorie. Le vie aeree respiratorie di un individuo sano producono muco e sono ricoperte di ciglia vibratile. Muco e ciglia vibratile collaborano per eliminare i detriti e le sostanze pericolose, che penetrano nei polmoni con la respirazione.
Le sostanze tossiche e i cancerogeni del fumo distruggono progressivamente le sopraccitate ciglia e questo comporta la mancata espulsione del muco, che nel frattempo continua a caricarsi di detriti e sostanze pericolose (compresi i “veleni” del fumo stesso). Il muco ripieno di detriti è nocivo per le vie aeree respiratorie e per i polmoni. Infatti, è responsabile di numerose affezioni, alcuni delle quali anche gravi come la polmonite, l’enfisema polmonare, il tumore al polmone e la broncopneumopatia cronico ostruttiva. - Il tratto digestivoesofago–stomaco. Il fumo indebolisce, progressivamente, la mucosa interna dello stomaco, rendendola così più suscettibile alle sostanze acide che risiedono di norma a livello gastrico. Tutto ciò fa sì che il fumatore tenda a soffrire di ulcere peptiche e abbia una spiccata predisposizione al tumore allo stomaco.
A livello esofageo, le sostanze tossiche del fumo favoriscono l’instaurarsi di una condizione nota come malattia da reflusso gastroesofageo. Successiva a un deterioramento dello sfintere cardiale (o sfintere esofageo inferiore), situato tra esofago e stomaco, la malattia da reflusso gastroesofageoconsiste nella risalita cronica, all’interno dell’esofago, del contenuto acido dello stomaco.
A lungo andare, la continua risalita di sostanze acide nell’esofago lede la parete esofagee e induce lo sviluppo di neoplasie. - La bocca e la gola (tratto orofaringeo). A livello di bocca e gola, il fumo è responsabile di: alito cattivo, denti macchiati, gengivite, calo del senso del gusto, tumori alle labbra, tumori alla lingua, tumori alla laringe, tumori alle corde vocali e tumori alla gola.
Per avere un’idea di quanto elevato sia l’impatto dannoso del fumo sul tratto bocca-gola, si riporta il seguente dato statistico: il 93% dei tumori del tratto orofaringeo è dovuto al fumo. - La pelle. I “veleni” del fumo riducono l’ossigenazione della pelle. Questo ha una serie di conseguenze: accelera l’invecchiamento cutaneo, inaridisce e rende gialla la cute, favorisce la comparsa di rughe attorno agli occhi e alla bocca.
- Il cuoio capelluto. I capelli di un fumatore tendono a essere più spenti e fragili, rispetto ai capelli di una persone non fumatrice. A provocare tutto ciò, è l’effetto vaso costrittivo del fumo, che riduce l’ossigenazione del cuoi capelluto.
- L’apparato riproduttivo. Nell’uomo, le sostanze tossiche del fumo possono pregiudicare la capacità erettile (provocando impotenza nei casi più gravi) e la produzione di spermatozoi.
Nella donna, possono predisporre a: calo della fertilità, calo della capacità di avere un orgasmo, comparsa di un tumore della cervice uterina, infezioni da Papilloma virus, menopausa anticipata e problemi in gravidanza(aborto spontaneo, morte alla nascita del bambino, morte in culla, nascita prematura, difetti congeniti ecc). - Il cervello. Il fumo aumenta il rischio di soffrire di ictus e aneurismi
Per quanto concerne l’ictus in particolare, si tenga presente che fumare aumenta la probabilità di soffrire di ictus di un buon 50% e raddoppia il rischio di morte a seguito di un suo episodio. - Le ossa. Diversi studi hanno dimostrato che, rispetto alle persone non fumatrici, i fumatori hanno una maggiore predisposizione all’osteoporosi.
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, che provoca un forte indebolimento delle ossa. L’indebolimento scaturisce dalla riduzione della massa ossea, riduzione che, a sua volta, è conseguenza del deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo. - Altri organi. A causa del fumo, possono sviluppare neoplasie i reni, la vescica e il pancreas.
BENEFICI DI SMETTERE DI FUMARE
I benefici di smettere di fumare sono numerosi. Infatti, cessare il consumo di tabacco comporta:
- Un miglioramento delle capacità respiratorie. È frutto di un processo di guarigione del tessuto polmonare, che comincia dopo un mese dall’ultima sigaretta e può durare, nei casi più gravi, anche 9 mesi.
Durante tale processo, il sistema di ciglia vibratili ritorna alla normalità e il problema della tosse si risolve progressivamente (N.B: nei fumatori, la tosse è una risposta fisiologica dell’organismo all’incapacità di espellere il muco attraverso le ciglia, le quali non funzionano a dovere).
Gli ex-fumatori avvertono l’avvenuto miglioramento delle proprie capacità polmonari, quando svolgono attività fisica: in tali occasioni, il loro respiro risulta molto più facile, rispetto a quando fumavano. - Un miglioramento della funzione cardiocircolatoria. Già dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta, l’effetto vasocostrittivo della nicotina si riduce e la pressione sanguigna e il battito cardiaco cominciano ad assumere valori più vicini alla normalità.
Trascorse 12 ore, i livelli di ossigeno nel sangue sono quasi uguali a quelli di una persona che non ha mai fumato.
Quindi, man mano che trascorrono i giorni, le prestazioni fisiche migliorano a vista d’occhio: camminare a passo spedito, correre e fare altri sforzi fisici risulta, progressivamente, sempre più facile. - Un sensibile ringiovanimento della pelle. Se migliora la circolazione sanguigna, migliora anche l’ossigenazione dei tessuti del corpo. A giovarne è ovviamente (anche) la pelle, che ringiovanisce, migliora sotto il profilo delle rughe e perde quel colore giallastro tipico dei fumatori.
- Un miglioramento dell’aspetto dei denti e della qualità dell’alito. Ci vuole tempo perché i denti tornino ad assumere un colorito quasi normale; l’odore dell’alito, invece, migliora in breve tempo.
- Una riduzione della predisposizione a neoplasie di vario genere, malattie infettive e patologie polmonari. Studi scientifici hanno dimostrato che dopo 5-10 anni dall’ultima sigaretta, gli ex-fumatori hanno il 50% di probabilità in meno, rispetto a quando fumavano, di sviluppare tumori nelle seguenti sedi anatomiche: bocca, gola, vescica, esofago e polmoni.
Per quanto concerne le malattie infettive, c’è una riduzione sensibile della tendenza a contrarre il batterio Helicobacter pylori, un agente patogeno che favorisce lo sviluppo di ulcere peptiche.
Infine, la progressiva guarigione del tessuto polmonare e la riformazione delle ciglia riducono il rischio di polmoniti, enfisema polmonare, bronchiti acute, bronchite cronica (broncopneumopatia cronica ostruttiva) e asma. Indagini mediche hanno recentemente evidenziato che, dopo 20 anni, i polmoni di un ex-fumatore sono guariti del tutto e possono considerarsi uguali a quelli di un individuo che non ha mai fumato. - Una riduzione della probabilità di soffrire di attacco di cuore e/o ictus. Il miglioramento della circolazione sanguigna implica anche una maggiore fluidità del sangue e una minore tendenza alla formazione di placche Tutto ciò si traduce in un minor rischio di occlusione delle arterie coronarie e delle arterie che ossigenano il cervello.
Secondo diverse ricerche scientifiche, occorrono tra i 5 e 15 anni perché la predisposizione di un ex-fumatore a soffrire di malattie cardiache e ictus sia equiparabile a quella di una persona, che non ha mai fumato. - Un incremento della fertilità. È un beneficio che interessa soprattutto le donne, le quali hanno maggiori probabilità di rimanere incinte e portare a termine con successo le gravidanze.
- Un miglioramento della vita sessuale. L’uomo migliora le sue capacità erettili, grazie a una più efficace circolazione sanguigna nei vasi che giungono al pene.
La donna recupera la normale capacità di raggiungere l’orgasmo, durante i rapporti sessuali.
Da tutto ciò ne deriva un miglioramento della vita di coppia. - Un miglioramento del senso del gusto e dell’odorato. Con l’eliminazione progressiva dal corpo dei “veleni” del fumo, si cominciano a percepire meglio gli odori e ad apprezzare meglio i cibi. Questo può rappresentare un piacere per la vita, soprattutto in caso di grandi fumatori, che hanno un senso del gusto quasi del tutto assopito.
Il recupero dell’odorato e il recupero del gusto sono tra i benefici a comparsa più precoce: un ex-fumatore può avvertire il miglioramento già dopo 48 ore. - La mancata esposizione di amici, familiari e conoscenti al cosiddetto fumo passivo. Per chi non ne fosse ancora a conoscenza, il fumo passivo ha un impatto devastante sulla salute dell’organismo e può essere letale quanto il fumo attivo.
Per questo motivo, è nostro dovere inserirlo tra i benefici di smettere di fumare.
Cosa succede al suo organismo, quando un fumatore smette di fumare |
|
Tempo dall’ultima sigaretta | Effetti |
20 minuti | La pressione sanguigna ritorna a livelli normali, così come il battito cardiaco. |
2 ore | Cominciano a comparire i primi segni dell’astinenza da nicotina |
12 ore | Il livello di ossigeno nel sangue torna ad assumere un valore molto vicino alla normalità. Il monossido di carbonio – un “veleno” del fumo che si mescola al sangue – scende a livelli accettabili, per quanto concerne la buona salute dell’essere umano. |
48 ore | Odorato e gusto migliorano sensibilmente. |
72 ore (3 giorni) | L’organismo ha eliminato tutta la nicotina presente nei suoi organi e tessuti. È in questo momento che comincia la fase acuta dell’astinenza da nicotina. I principali sintomi di quest’ultima consistono in: desiderio irrefrenabile di fumare, irritabilità, nausea, crampi allo stomaco, collera, ansia, depressione e difficoltà di concentrazione. |
5-8 giorni | Le crisi da desiderio di fumare durano più di 3 minuti. |
10 giorni | Le crisi da desiderio di fumare durano meno di 3 minuti. |
2-4 settimane | I sintomi dell’astinenza da nicotina sono quasi del tutto scomparsi. |
2 settimane – 3 mesi | Il rischio di attacco di cuore comincia a scemare. |
3 settimane – 3 mesi | La funzione cardiocircolatoria mostra i primi sensibili segni di miglioramento. Risulta più facile camminare a passo spedito, correre e fare sforzi. |
1 mese | Comincia il processo di guarigione del tessuto polmonare, con la riformazione delle ciglia vibratili all’interno delle vie aeree respiratorie. Nei casi più gravi, occorrono circa 9 mesi perché i polmoni siano comparabili a quelli di una persona che non ha mai fumato. C’è una progressivo miglioramento della tosse, fino al suo completo esaurimento. |
1 – 2 anni | Il rischio di malattie di cuore e ictus si è ridotto del 50%. |
5 – 15 anni | Il rischio di ictus è equiparabile a quello di un individuo che non ha mai fumato in vita. |
10 anni | Il rischio di tumore alla gola, alla bocca, all’esofago, alla vescica, al pancreas e ai polmoni si è ridotto del 50%. |
15 anni | Il rischio di ammalarsi di tumore al pancreas è equiparabile a quello di una persona che non ha mai fumato. |
20 anni | Il rischio di sviluppare un tumore al polmone o una qualsiasi altra grave affezione polmonare è pari a quello di una persona che non ha mai fumato |
Tra le persone intenzionate a dire basta al fumo, il timore che smettere di fumare faccia ingrassare è piuttosto comune.
In realtà, questa preoccupazione è spesso eccessiva, considerando che – sebbene esista un certo rischio di ingrassare – ogni individuo reagisce alla cessazione del fumo in maniera differente.
Di fatto, non tutti i fumatori che dicono basta alle sigarette ingrassano e – se ciò dovesse avvenire – generalmente l’aumento ponderale è inferiore ai 5 Kg, anche se alcuni soggetti possono acquistare fino a 10-15 Kg.
PERCHÉ SMETTERE DI FUMARE PUÒ FAR INGRASSARE?
Le motivazioni per cui si può ingrassare quando si smette di fumare possono essere diverse.
Di seguito, queste motivazioni saranno brevemente descritte.
EFFETTO ANORESSIZZANTE DELLA NICOTINA
La nicotina ha un effetto anoressizzante, cioè diminuisce lo stimolo dell’appetito e induce un lieve aumento del metabolismo. Pertanto, nel momento in cui si smette di fumare – quindi nel momento in cui cessa l’assunzione di nicotina – il metabolismo riprende la sua normale velocità e può verificarsi un lieve aumento di peso.
AUMENTO DELL’APPETITO
Uno dei sintomi che caratterizzano la sindrome d’astinenza dal fumo è proprio l’aumento dell’appetito. Tuttavia, questo sintomo dovrebbe scomparire entro qualche settimana.
AUMENTO DEL CONSUMO DI SNACK E BEVANDE ALCOLICHE
Poiché il fumo di tabacco – e in particolare la nicotina in esso contenuta – provoca dipendenza (tabagismo), il bisogno di fumare che provano i fumatori non è solo di tipo fisico, ma anche psicologico.
Quando si smette di fumare, il bisogno psicologico non può più essere soddisfatto con il fumo, pertanto, si cerca di sopperire a questa mancanza con altri strumenti, quali il consumo di snack e di cibi spazzatura (quindi cibi ricchi di zuccheri e grassi) e il consumo di bevande alcoliche.
I cibi spazzatura sono tutt’altro che sani e non aiutano certo a mantenere il peso forma. Un discorso analogo può essere fatto anche per gli snack poco salutari fuori pasto e per le bevande alcoliche che senza dubbio favoriscono l’aumento di peso.
Inoltre, spesso si consiglia di evitare il consumo di alcolici in generale, non solo per l’incidenza che questi possono avere sul peso corporeo, ma anche perché per molti individui il consumo di bevande alcoliche e il fumo sono attività strettamente correlate l’una all’altra.
COME SI PUÒ EVITARE DI INGRASSARE?
Alla luce di quanto detto finora, può sorgere spontanea un’altra domanda: se smettere di fumare fa ingrassare, cosa si può fare per impedirlo?
Quando si decide di smettere di fumare, il controllo del peso corporeo può essere mantenuto innanzitutto cercando di evitare i comportamenti sbagliati sopra citati, come il consumo di bevande alcoliche e il consumo di cibi ad elevato contenuto di grassi e zuccheri nel tentativo di compensare la mancanza del piacere del fumo.
Appare chiaro, quindi, quanto sia importante adottare una dieta sana ed equilibrata che, tuttavia, può non essere sufficiente. Infatti, anche l’esercizio fisico non deve assolutamente mancare. Generalmente, si consiglia di praticare una regolare attività fisica di intensità moderata più volte la settimana, se non tutti i giorni. A volte, anche una semplice mezz’ora al giorno di camminata veloce può essere molto utile.
Inoltre, l’esercizio fisico può costituire un valido aiuto nel contrastare l’insorgenza del desiderio di riprendere a fumare.
CONCLUSIONI
Molti fumatori (soprattutto di sesso femminile) sono spaventati dall’idea di ingrassare dopo aver smesso di fumare. Tuttavia, quello che veramente dovrebbe spaventare i suddetti fumatori sono le gravi patologie che il fumo può causare (ad esempio a carico dei loro polmoni o del loro apparato cardiocircolatorio) e i danni che può provocare all’organismo in generale.
Bisognerebbe, perciò, chiedersi se è più pericoloso per la salute continuare a fumare o rischiare di acquistare qualche Kg in più.
Concludendo, si può rispondere alla domanda iniziale “smettere di fumare fa ingrassare?” dicendo che la cessazione del fumo può favorire un aumento ponderale, ma non è detto che ciò si verifichi in tutti gli individui e comunque, nella maggioranza dei casi, l’aumento ponderale è minimo.
Ad ogni modo, come abbiamo visto, il peso corporeo può essere tenuto sotto controllo senza problemi adottando uno stile di vita sano accompagnato da una regolare attività fisica. Cosa che, peraltro, andrebbe fatta a prescindere dallo smettere di fumare.
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