IL CIOCCOLATO FONDENTE : UN ANTIOSSIDANTE ECCEZIONALE
Quasi sempre vale il detto che i cibi più buoni siano anche quelli più dannosi per la salute ma il cioccolato sembra essere la classica eccezione che conferma la regola, almeno in parte.
Il cioccolato fondente, grazie al contenuto in cacao, rappresenta una delle più generose fonti alimentari di flavonoidi, rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale, come il tè, il vino rosso, gli agrumi e i frutti di bosco.
D’altro canto, chi vuole beneficiare appieno del prezioso carico di antiossidanti del cioccolato deve abituarsi ai risvolti amarognoli del fondente, rinunciando al gusto dolce del cioccolato al latte, di quasi tutti i cioccolatini deliziosi e dell’amatissima Nutella: infatti nel cioccolato fondente . soprattutto quello con una percentuale di cacao superiore al 75 % la quantità di flavonoidi è molto più alta del cioccolato al latte , del cioccolato bianco e del cioccolato fondente con percentuali di cacao inferiori al 75
La quantità di flavonoidi contenuti nel cioccolato fondente si avvicina a quella dei frutti di bosco (alimenti antiossidanti per eccellenza), mentre sotto il profilo qualitativo rispecchia, con le sue catechine, il potere antiossidante del the verde.
L’ingrediente più salutare del cioccolato è quindi il cacao; più cacao c’è, maggiori saranno le proprietà del prodotto finale.Secondo alcuni studi, il cioccolato perderebbe tutte le proprietà antiossidanti quando è accompagnato con il latte. Il latte, infatti, cattura le epicatechine (flavonoidi) impedendone l’assorbimento nell’intestino e riducendo, in questo modo, gli effetti cardioprotettivi del cacao. Il cioccolato fondente allunga la vita Uno studio condotto da ricercatori olandesi e pubblicato sugli Archives of Internal Medicine ha evidenziato che, in un campione di 470 uomini di età compresa tra i 65 e gli 84 anni e tenuti sotto osservazione per 15 anni, quelli che consumavano un certo quantitativo di cacao avevano un tasso di mortalità inferiore. Le persone che assumevano regolarmente cacao avevano valori più bassi di pressione arteriosa e, quindi, una minore esposizione ad eventi cardiovascolari quali infarto e ictus. La protezione cardiovascolare dovuta al cacao, e quindi al cioccolato fondente, che ne contiene molto, sarebbe dovuta all’elevato contenuto di antiossidanti, in particolare flavonoidi. Il cioccolato fondente fa bene al sistema cardiovascolare Un gruppo di studiosi dell’Università della California di San Francisco ha posto l’accento sulle qualità del cioccolato fondente amaro; ricco di flavonoidi e, in particolare, di epicatechina, una sostanza che agisce sulle fibre muscolari del cuore consentendo alle arterie di mantenersi flessibili e dilatate.. Il cioccolato è un antidepressivo naturale Il cioccolato stimola la produzione di serotonina e svolge, dunque, sul sistema nervoso un’azione eccitante ed antidepressiva. La serotonina è un ormone prodotto dal cervello che determina il buonumore. Quando la produzione non è sufficiente si rischia la depressione; moltissimi antidepressivi hanno proprio la funzione di normalizzare i livelli di serotonina. Il cioccolato svolge, quindi, un’azione antidepressiva naturale. Il cioccolato fondente, nonostante tutte le proprietà, non è un alimento adatto a chi soffre di gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcere e sindrome del colon irritabile. Avendo un effetto vasodilatatore andrebbe, inoltre, evitato in caso di mal di testa. Il cioccolato, anche quello fondente, è piuttosto calorico, non bisogna quindi abusarne. Non è, invece, mai stata dimostrata scientificamente, la correlazione tra consumo di cioccolato e acne.
Nonostante questo alimento sia ricco di sostanze importanti per la nostra salute, è comunque buona regola non lasciarsi prendere da un eccessivo entusiasmo nei suoi confronti.
I flavonoidi, infatti, non “cancellano” le calorie dei grassi, che nel cioccolato la fanno da padrone.
Nonostante tutto, i trigliceridi contenuti nel cioccolato fondente di BUONA qualità non sono poi così malvagi. Essi, infatti, contengono approssimativamente:
- 33% di acido oleico: lo stesso presente nell’olio di oliva, con proprietà ipocolesterolemizzanti
- 33% di acido stearico: con effetto neutro sui livelli plasmatici di colesterolo
- 33% di palmitico: acido grasso saturo dalle proprietà ipercolesterolemizzanti.
Si potrebbe dire che gli effetti metabolici dell’acido oleico, palmitico e stearico tendono ad annullarsi vicendevolmente, avendo un impatto teoricamente neutro sulla colesterolemia.
Una tavoletta da 100 grammi di cioccolato fornisce poco meno di 500 kcal, coprendo in un sol boccone da 1/4 ad 1/6 del fabbisogno calorico quotidiano (a seconda dell’età, del sesso, della stazza fisica e del grado di attività sportiva).
Sono dunque le calorie il vero problema del cioccolato; queste, sono infatti direttamente correlate all’andamento del peso e, tante più se ne introducono, tanto minore risulta l’aspettativa di vita a causa dell’obesità e delle patologie metaboliche correlate
Il cioccolato al latte e quello bianco, oltre a essere più poveri di flavonoidi, hanno anche un potere energetico superiore del 10-15% e contengono piccole quantità (15-35 mg) di colesterolo, che è invece assente nel fondente.
Consumo Ideale
Quale cioccolato scegliere?
E’ buona regola scegliere un cioccolato dal contenuto in cacao maggiore possibile.
D’altro canto non tutti apprezzano il gusto amaro del fondente; a scopo educativo, si consiglia di iniziare con alimenti contenenti percentuali di cacao pari o superiori al 65%, aumentando poi gradualmente tale valore per dare tempo al palato di abituarsi. “Istruendolo” in questo senso, cosa assolutamente fattibile con un po’ di pazienza, diminuirà anche l’attrazione nei confronti dei dolciumi e degli alimenti particolarmente dolci, con ulteriori ripercussioni benefiche sulla salute.
Evitare i prodotti contenenti caramello o altri ripieni particolari, perché più dolci, più calorici e più poveri di flavonoidi. Analogo discorso per il cioccolato da spalmare.
Quanto cioccolato mangiare?
Dunque, cioccolato sì, ma con moderazione. Più libertà, come sempre, agli sportivi e a chi conduce una vita attiva, ma anche in questo caso non sono giustificati gli eccessi.
I LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (IV revisione) – consigliano una porzione media di 30 g; attenzione però! Si tratta di una quantità stabilita nel rispetto di una frequenza al consumo sporadica o “una tantum”. Volendo consumare il cioccolato fondente tutti i giorni ci si potrebbe accontentare di una quantità compresa tra i 5 e i 15 g.