12 rimedi per combattere la ritenzione idrica
Ritenzione idrica: cos’è e come fare per riconoscerla
La ritenzione idrica è un problema che si può definire esistenziale per milioni di donne.
Nel nostro corpo l’acqua è suddivisa in una componente extracellulare e in una intracellulare: la ritenzione idrica si ha quando abbiamo un eccesso di liquidi tra le cellule.
La ritenzione idrica non è quindi un eccesso di acqua ma, una sua cattiva distribuzione.
Spesso il principale responsabile della ritenzione è uno stile di vita sbagliato, la cui semplice correzione può apportare notevoli benefici.
Il segno principale della ritenzione idrica è l’edema, una condizione in cui l’accumulo di liquidi nei tessuti ne causa un anomalo rigonfiamento. A causa dell’alterata circolazione venosa e linfatica ristagnano, insieme a questi liquidi, anche numerose tossine che alterano un metabolismo cellulare già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.
Proprio per la sua notevole diffusione la ritenzione idrica è un problema molto sentito ma spesso sopravvalutato. Molte donne, infatti, attribuiscono erroneamente alla ritenzione il proprio sovrappeso, ignorando che, in assenza di patologie importanti, il contributo della ritenzione idrica sull’aumento di peso è tutto sommato marginale. E’ invece vero il discorso contrario: cioè che è proprio il sovrappeso a rallentare la diuresi e a favorire la ritenzione idrica.
Per verificare l’effettiva presenza del disturbo esistono molti test più o meno affidabili: il più semplice è premere con forza il pollice sulla parte anteriore della coscia per un paio di secondi. Se dopo aver tolto il dito rimane ben visibile l’impronta siamo con tutta probabilità in presenza di ritenzione idrica.
Quali sono i 12 rimedi per combattere la ritenzione idrica?
- Aumentare la componente intracellulare: una massa cellulare attiva porta a richiamare al suo interno i liquidi interstiziali. Si avrà quindi una diversa e più corretta distribuzione dell’acqua. Per migliorare questa componente serve l’allenamento con sovraccarichi, non altissime ripetizione ma una buona percentuale di sovraccarico.
- Aumentare il ritorno venoso: una buona circolazione sia venosa che linfatica favorisce il defluire dei liquidi dagli arti. Le fasce muscolari degli arti inferiori devono essere decontratte: importante quindi lo stretching e il massaggio mio fasciale (anche “auto trattamento” attraverso roll e pallina da tennis)
- Stimolare la pompa della volta plantare (pompetta di Lejars ) attraverso camminate sull’erba a piede scalzi o dei massaggi con la pallina da tennis.
- Liberare il diaframma attraverso una educazione respiratoria corretta
- Evitare di allenarsi al caldo in quanto il caldo vasodilata e porta l’acqua ad accumularsi sempre più nella parte extracellulare
- Controllare l’insulina in quanto migliora la circolazione nel corpo e la distribuzione dei liquidi
- Distribuire correttamente i carboidrati: assumerli maggiormente dopo l’allenamento e ridurre il consumo nei giorni in cui non ci si allena
- Dieta ricca di potassio
- Alimentazione più proteica
- Dieta ricca di frutta e verdura ( integrazione se necessaria di vitamina c )
- Assicurarsi di bere correttamente
- Introdurre cibi diuretici: asparagi, ananas, finocchi, cavolfiore, thé verde ecc., possono aiutarvi a liberarvi dai liquidi in eccesso
In quest’ultimo caso si consiglia di alzarsi di tanto in tanto sulle punte dei piedi in modo da stimolare la circolazione ed il ritorno venoso.
Qual è la dieta corretta?
SI a questi alimenti!
Una dieta ad alto contenuto di scorie (fibra alimentare) aumenta la motilità intestinale ed allontana il pericolo di stitichezza, un disturbo che ostacola il deflusso venoso a livello addominale.
Importante consumare molta frutta e verdura ed in particolare quella ricca di acido ascorbico, una vitamina che protegge i capillari sanguigni. Gli alimenti più ricchi di questa sostanza, meglio conosciuta come vitamina C, sono alcuni frutti freschi (quelli aciduli, agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie ecc…), alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti ecc.), alcuni ortaggi freschi (broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni) e tuberi (patate soprattutto se novelle).
Un giorno alla settimana, specie se successivo ad una grande abbuffata domenicale, è consigliata una dieta disintossicante particolarmente ricca di vegetali e di liquidi: thé, tisane, succhi di frutta.
L’acqua deve diventare una fedele compagna e come tale va portata sempre con sé. Una corretta idratazione è infatti una delle soluzioni più semplici ed efficaci per combattere la ritenzione idrica. Bisogna pertanto sforzarsi di consumare almeno un paio di litri di acqua al giorno. In generale è buona norma aumentare le dosi quando il colore delle urine è troppo scuro e/o di cattivo odore, per esempio nel periodo estivo o più in genere quando si fa sport e si suda molto.
NO a questi alimenti!
Il sale ed il sodio in esso contenuto sono alcuni tra i principali alleati della cellulite. Questo minerale è infatti uno dei tanti fattori in grado di aumentare la ritenzione idrica dell’organismo. In una donna che soffre di cellulite tale disturbo è già accentuato a causa dell’ alterata funzionalità del sistema venoso e linfatico.
Per questo motivo è importante assumere con la dieta alimenti dalle proprietà diuretiche, evitando quelli che, come il sale, favoriscono la ritenzione idrica.
Limitare l’apporto di sodio con gli alimenti è tutto sommato facile, basta adottare alcuni semplici accorgimenti:
- Non salare le pietanze
- Utilizzare poco sale durante la cottura. Quando si prepara la pastasciutta, abituarsi, per esempio, ad aggiungere il sale a cottura ormai terminata: in questo modo si riduce considerevolmente la quantità di sale assorbito dalla pasta.
- Limitare il consumo di cibi conservati sotto sale o trasformati: insaccati, formaggi, patatine. ecc.
- Limitare il consumo di cibi confezionati
- Esaltare la sapidità dei cibi con spezie, limone o aceto tradizionale/balsamico
- Se la frutta è gradita può essere consumata in sostituzione degli snack salati come spuntino.